martedì 24 marzo 2015

[RECuperiamo] - I soliti sospetti

I soliti sospetti (The Usual Suspects, 1995, diretto da Bryan Singer, con Kevin Spacey e Gabriel Byrne)




Bentornati su [RECuperiamo], la rubrica più omertosa del pianeta rispetto alle novità da poco uscite in sala.
La premessa del film di oggi è piuttosto semplice: se qualcuno commettesse un crimine e voi brancolaste nel buio, cosa fareste? Probabilmente arrestereste i soliti sospetti. Ogni città li ha. Sono quelli con la fedina penale lunga un chilometro che quando capita qualcosa di cui nessuno sa niente vengono arrestati perché, beh, non si sa mai. Ma cosa succede quando vengono messi tutti nella stessa cella?

LA TRAMA

Una nave carica di droga viene fatta esplodere nel cuore della notte, nel porto di Los Angeles. Un truffatore zoppo di nome Roger “Verbal” Kint (Kevin Spacey) viene coinvolto nell'accaduto. E’ costretto perciò a subire un lungo interrogatorio da parte del poliziotto David Kujan, nonostante l’immunità concessagli dal procuratore. Verbal inizia quindi a raccontare di come, qualche settimana prima, venivano arrestati per un confronto all’americana i “soliti sospetti”:  l’ex poliziotto corrotto Dean Keaton (Gabriel Byrne), lo scassinatore Todd Hockney, i ricettatori Fenster (un giovanissimo Benicio del Toro) e McManus e lo stesso Verbal. Durante la notte passata in cella, i cinque decidono di collaborare per un grosso colpo. In seguito vengono però contattati da un avvocato di nome Kobayashi, che lavora per il misterioso Keyser Soze. Soze è una leggenda nel mondo del crimine, un uomo di cui non si sa nulla e che nessuno ha mai visto, e che sembra sapere tutto sui cinque protagonisti. Chi è Keyser Soze? Esiste o è solo una leggenda? E cosa è davvero successo la notte dell’esplosione sulla nave?

PIANI TEMPORALI E INTERPRETAZIONI MEMORABILI

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Il film si svolge su due piani temporali che si alternano durante tutta la pellicola: nel presente, dove Verbal racconta a Kujan ciò che è successo dal confronto in poi, e nel passato, dove tramite dei flashback vediamo ciò che Verbal sta raccontando. Quella che all’inizio sembra una normale storia criminale inizia a diventare sempre più complessa: la droga per cui la nave è stata fatta saltare non c’è, e l’unico sopravvissuto all’esplosione dice di essere in grado di identificare un certo Keyser Soze, lo stesso Keyser Soze entrato in contatto con i soliti sospetti.
L’interpretazione di Kevin Spacey è mostruosa: il suo Verbal, invalido, zoppo e coinvolto in una storia più grande di lui è davvero straordinario, e lungo tutto il suo confronto con Kujan l’interpretazione di Spacey accompagna alla grande la progressiva sparizione della reticenza a parlare di Verbal.
La sceneggiatura di Christopher McQuarrie riesce abilmente a mescolare il passato con il presente e le dichiarazioni di Verbal con i progressi delle indagini, all’inizio nebulose, ma che riescono man mano a confermare o smentire le dichiarazioni dello zoppo.
La storia inizia a coinvolgere dopo la comparsa della figura di Keyser Soze (attraverso l’avvocato Kobayashi): all’inizio i cinque, soprattutto Keaton, non vogliono piegarsi al misterioso uomo nell’ombra, ma comprendono ben presto che con Soze non si scherza. Collabora e vivi, rifiuta e morirai dopo aver perso tutto.



IN CONCLUSIONE

Un film davvero coinvolgente, con una sceneggiatura eccellente, e uno Spacey in una delle interpretazioni migliori della sua carriera. Da antologia anche la scena del confronto all’americana dei sospetti, con successivi interrogatori. Una storia in grado di catturare lo spettatore man mano che la nebbia si dirada, da un caotico inizio fino ad un finale capolavoro.

Voto: 9/10


CURIOSITA’

     • I soliti sospetti vinse due premi Oscar, uno per il miglior attore non protagonista a Kevin Spacey e uno per la miglior sceneggiatura originale a Christopher McQuarrie;

     • Il ruolo di Verbal Kint fu scritto appositamente per Kevin Spacey, che invece avrebbe voluto interpretare Keaton o Kujan;

     • Gli attori sono stati tenuti all’oscuro per tutta la durata delle riprese sulla vera identità di Keyser Soze.


Ha scritto per voi e per Informazione Gialla,
Simone Dardano

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