Social Network, strumenti per fama immeritata
Regia - Film tutto da gustare. Bello, interessante e intrattenente. Da Oscar? Quest’anno sì. Effettivamente la concorrenza non era delle più probanti. In questa “Notte degli Oscar” era il migliore, per distacco. La regia di Inarritu, invece, avrebbe vinto anche in annate più floride di capolavori. Piani sequenza a gogò, che rendono il film un flusso costante, catalizzando l’attenzione dello spettatore. Inarritu, con il suo solito stile originale, è un fenomeno nell’assortire il tutto. Rispolverare i piani sequenza, che non venivano utilizzati a Hollywood ormai da molti anni, è un colpo di genio.
Cast - Gli attori poi... Michael Keaton perfetto nel suo ruolo. Edward Norton che va oltre la perfezione. Naomi Watts: beh difficile trovare un film in cui abbia sbagliato interpretazione, grandiosa. Zach Galifianakis (Allan in una Notte da Leoni) ottimo, ma la sorpresa più grande è una straordinaria Emma Stone. Con questi attori, con questa regia e diciamo anche con questi sfidanti, era difficile non prendersi l’Oscar.
Film Regia e attori quasi perfetti, ma non sottovalutiamo il film. Geniale sotto molti aspetti. Grazie alla regia e agli attori, Inarritu tiene lo spettatore attaccato allo schermo, grazie alla storia, lo fa pensare. L’analisi psicologica dei personaggi è approfondita, ogni gesto o sguardo comunica qualcosa. Ed ecco che da questa indagine nelle menti dei personaggi, ne fuoriesce una vasta gamma di significati. Il primo, forse il più evidente, è l’analisi psicologica dell’uomo di successo. Keaton rappresenta il personaggio per cui il successo vale più di tutto, perfino più di sua figlia, perfino più della sua stessa vita.
Dai social network al successo Ma mi vorrei concentrare su un altro aspetto importante di Birdman. Inarritu, fra i tanti significati insiti nel film, lascia trapelare una polemica nei confronti della funzione attuale dei social network. Basta fare qualcosa di scioccante o ridicolo per diventare famoso o perché la gente si ricordi di te. In molti passi del racconto, questo aspetto viene comunicato allo spettatore.
Questa è una grande novità del XXI secolo, la diffusione di nuovi mass media quali computer, smartphone, Ipad permette una condivisione mondiale di ogni tipo di risorsa. Ciò porta alla tanto agognata fama, persone che magari non la meriterebbero. Inoltre crea nuove polemiche e dibattiti, per esempio in Italia c’è il caso di Francesco Sole, ragazzo aiutato da “persone economicamente importanti” nella produzione dei video che lo hanno portato al “successo”.
Inoltre esistono moltissimi fenomeni nel web, diventati famosi non per quelle che vengono considerate qualità, ma per difetti. E’ il caso di Giuseppe Simone e Andrea Diprè, simboli dell’ignoranza italiana che viene apprezzata o quantomeno conosciuta in tutta la penisola. L’atleta italiano che in qualche disciplina poco famosa riesce in un’impresa a livello internazionale è meno celebre di Giuseppe Simone. E’ giusto? Ognuno può avere le sue idee, io dico di no. Tuttavia è un vortice creato dalle nuove tecnologie, da cui non si può uscire e che continuerà a esistere. Non sottovalutiamo questo aspetto della nostra epoca. E’ una novità. Lo sviluppo di nuovi tipi di tecnologia ci contraddistingue, portando aspetti positivi e negativi. La denuncia di questa situazione, serve fondamentalmente a farci capire che ne siamo dentro. I tempi cambiano, portando novità che dobbiamo imparare a manovrare. La consapevolezza è il primo passo.
“La popolarità è la cuginetta zoccola del prestigio” cit. Michael Keaton dal film Birdman
Ha scritto per voi e per Informazione Gialla, Alfredo Montalto
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