mercoledì 11 marzo 2015

MARVEL CINEMATIC UNIVERSE: la Marvel alla conquista dell’Universo

Dal 2005 al 2019: conquista del cinema e della tv, con il web nel mirino



C’erano una volta, tanto tempo fa, i film sui supereroi. Uscivano al cinema, e se i risultati al botteghino erano buoni, si poteva pensare al sequel, altrimenti nisba. Ma questa è preistoria. La Marvel, celeberrima casa produttrice di fumetti, ha cambiato tutto questo: ha dato vita al più grande progetto di filmico di sempre. Giustizieri in calzamaglia alla conquista dell’Universo dell’intrattenimento. Ma andiamo con ordine.


MCU: LE ORIGINI

Tutto ebbe inizio nel 2005. La Marvel decise di prodursi i film in proprio, dando il via ad un ambizioso progetto per portare sullo schermo tutti i supereroi per poi unirli in un unico film. Ha  inizio la Fase Uno del neonato Marvel Cinematic Universe. 
Il piano è imponente, ma semplice: un film per ogni supereroe, da riunire poi in un’unica pellicola, The Avengers. I film iniziano a muoversi in un universo comune, e nei titoli di coda di ognuno di essi è presente una scena anticipatoria degli eventi dei film successivi. Fanno parte della Fase Uno Iron Man (1 e 2), Hulk, Thor e Capitan America. Tra risultati buoni (Iron Man) e altri atroci (Capitan America è caldamente consigliato ai masochisti), nel 2012 sbarca nei cinema The Avengers. E’ un successo enorme, da oltre un miliardo di dollari (e il film merita:  scritto e diretto da Joss Whedon, il creatore di Buffy, è il film perfetto sui supereroi): alla Marvel il Dottor Octopus inizia ad accendersi i sigari con i pezzi da 100.

                                           








































LA FASE DUE

La Fase Due prima del 2012 era un sogno, un miraggio. Le cose cambiano dopo The Avengers: il pubblico ha risposto alla grande e la Marvel gioca a carte scoperte, senza preoccuparsi di sbracare. 
Vengono annunciati in successione tutti i progetti che vedranno la luce da lì al 2019 (“verso l’infinito e oltreee” cit.). Non solo al cinema: entra nel progetto anche la TV. Nel 2013 è iniziata infatti Agents of SHIELD, serie tv oggi alla seconda stagione, i cui eventi si intrecciano con le pellicole che continuano ad uscire al cinema e che vanta camei di gente come Samuel L. Jackson. Siccome sembrava un po’ poco, qualche mese fa è iniziata anche la prima stagione di Agent Carter, mentre al cinema lo tsunami continua: Iron Man 3, Thor 2, Capitan America 2, Guardiani della Galassia, e questo 22 aprile la grande reunion con The Avengers 2. Senza scordarsi del fondamentale Ant-Man a fine anno.

                  









                      





























LA FASE MEGALOMANE

Vi sembra abbastanza? Non alla Marvel. La Fase Tre è già in programma. Abbiamo Capitan America 3 e Doctor Strange, 2016. Guardiani della Galassia 2 e Thor 3, 2017. Pantera Nera, The Avengers 3 e Capitan Marvel (?!), 2018. E pure The Avengers 4 e Inhumans, per l’Anno del Signore 2019. Vi sembra abbastanza? Non alla Marvel. C’è un tassello mancante a questo piano di conquista che fa sembrare il Dottor Destino uno che scippa le vecchie: il web, nel particolare Netflix, un canale web che produce serie tv e le rende disponibili online per i propri abbonati (sfornando cose tipo House of Cards, mica Il Segreto). La Marvel presenta il progetto: quattro serie da 13 episodi su Daredevil, Jessica Jones, Iron Fist e Luke Cage, seguite da una miniserie conclusiva con protagonisti tutti e quattro. Sorge una domanda: chi cazzo è Iron Fist?


PORTA CHI VUOI CHE C’E’ VINO PER TUTTI

C’è un neo in tutto ciò: gente come Spider-Man e gli X-Men sono rimasti fuori dalla festa. Infatti la Sony e la FOX ne possiedono i diritti d’autore, e se li tengono ben stretti. Cosa fare per superare l’ostacolo? Semplice: niente. Basta lasciare che gli altri vedano quanto gli converrebbe farsi aggiungere un posto a tavola. Così la Sony inizia a sciogliersi: accordo con la Marvel per il film su Spider-Man e i Vendicatori nel 2017. Ovviamente la Sony può continuare a mandare avanti la saga anche per conto proprio (con due sequel già in programma), ed imparando dai maestri, ampliandola: già avviati i progetti su Venom e i Sinistri Sei (chi cazzo sono i Sinistri Sei?).

“TUTTO QUELLO CHE HA UN INIZIO HA ANCHE UNA FINE”. OPPURE NO

La cosa geniale di questo progetto è che potrebbe andare avanti all’infinito: la Marvel esiste dal 1939, sono 70 anni di storie. Anni fa ero un lettore dei fumetti Marvel: li ho abbandonati proprio perché non ne vedevo la fine. I personaggi non avevano evoluzione, non andavano a parare da nessuna parte: e se iniziavano a prendere una direzione decisa, bastava un veloce colpo di spugna per annullare tutto.
Proprio come al cinema: basti pensare alla trilogia di Spider-Man. Un terzo film non soddisfacente, e tabula rasa: si riparte da capo, con The Amazing Spider-Man.
E funziona. Ad oggi, a fronte di una spesa totale (per i film) di un miliardo di dollari, ne sono stati incassati 7. La Marvel aveva fiutato l’affare, e si è spinta “là dove nessun uomo è mai giunto prima”. Poco importa se tra le mani ci ritroviamo un paio di bei film e un altro paio che ti regalano le stesse emozioni di quando stai per alzarti dal trono e ti accorgi che la carta igienica è finita.


IN CONCLUSIONE

Ok, questo non è un piano malvagio della Marvel per conquistare il mondo. Ok, alla fine Spider-Man 3 faceva un po’ cagare. E ok, il Dottor Octopus non si accende i sigari con i pezzi da 100 (non fuma, ahah).
Cazzate a parte, da fan dei supereroi vedo tutto questo sotto due luci diverse: film diversi con trame collegate ed un universo comune che si uniscono negli Avengers è un piccolo sogno. Solo che qui la cosa è un po’ sfuggita di mano: sette/otto serie tv? Seguiti di seguiti e spin-off fissati con anni di anticipo? Ma soprattutto, a chi cazzo frega del film di Ant-Man?
Insomma, ben vengano i grandi progetti (il bambino che è in noi vuole sognare), ma senza esagerare, che poi uno inizia a pensare che alla Marvel nuotano nei soldi esplodendo in risate malvagie mentre complottano per uccidere Superman.




Ha scritto per voi e per Informazione Gialla, Simone Dardano







































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