Un brano contro la guerra
Girovagando come di consueto nel web, mi sono imbattuto in una spiegazione tanto precisa quanto completa del brano più famoso dei Cranberries: 'Zombie'.
Questa argomentazione è esposta sul sito antiwarsong.org e qui vi riporto il contenuto:
Una frase tipica per questa canzone: "Nessun bisogno di presentazione". È la canzone più celebre dei Cranberries, e una delle canzoni più celebri in assoluto degli anni '90 (sospettiamo fortemente che lo rimarrà anche dell'intero XX secolo). È una canzone che, con il suo enorme impatto, ha probabilmente contribuito al cessate il fuoco in Irlanda del Nord (ricordiamo che, nel 1994, cioè nello stesso anno di composizione di "Zombie", Belfast era ancora squassata da sanguinosi attentati). È la canzone, tra le altre cose, che ha rivelato le straordinarie doti vocali della cantante del gruppo irlandese, Dolores O'Riordan. Ma è significativo che la canzone più famosa di questo gruppo sia anche una (straordinaria e terribile) canzone di pace per l'Irlanda. Straordinaria e terribile come il celeberrimo videoclip che proponiamo.
«Zombie was inspired by a child's death. His life was taken in the arm's of his mother. She was shopping in London last year, and there was a bomb planted in a rubbish bin in London and he happened to be at the wrong place at the wrong time and he died. The reason the bomb was planted was because of a political territorial kind of thing that goes on in the North of Ireland and the UK. So the references to 1916 was when a contract was signed, which signed away the 6 counties to England. And it still goes on today: the war, the deaths, and the injustice.»
(Dolores O'Riodan, from Cranberries - The Story Behind The Music)
«Zombie è stata ispirata dalla morte di un bambino. La vita gli è stata presa dalle braccia di sua madre, che stava facendo shopping in un giorno normale a Londra. Qualcuno aveva infilato una bomba in un cestino di rifiuti e il bimbo si è trovato al posto sbagliato al momento sbagliato, ed è morto. La ragione per cui era stata messa la bomba aveva a che fare con quel tipo di rivendicazioni politiche e territoriali che si succedono in Irlanda e in Inghilterra. L'allusione alla data del 1916 serve a ricordare che in quell'anno fu firmato un accordo che sanciva la cessione di sei contee irlandesi all'Inghilterra. Da allora non è cambiato niente: guerra, morte ed ingiustizia»
(Dolores O'Riodan, traduzione tratta dal libro "Oggi ho salvato il mondo" - canzoni di protesta 1990-2005 di Carlo Bordone e Gianluca Testani. Arcana Editrice, 2006)
"This was inspired by the IRA bombing in Warrington, Cheshire in 1993. Two children, Jonathan Ball and Tim Parry, were killed. [...]
Lead singer Dolores O'Riordan claimed that "Zombie" speaks about "The Irish fight for independence that seems to last forever." The lyrics even say, "It's the same old theme since 1916." Like the responsive works of Yeats, Heaney and U2, the Cranberries claim they wrote "Zombie" to be a "Song for peace, peace among England and Ireland."
(from Songfacts).
La canzone fu ispirata dall'attentato dell'IRA a Warrington, nella contea inglese del Cheshire, nel 1993. Due bambini. Jonathan Ball e Tim Parry, rimasero uccisi.
La leader del gruppo, Dolores O'Riordan, dichiarò che "Zombie" parla della "Lotta per l'indipendenza dell'Irlanda, che sembra durare eternamente". Il testo dice chiaramente: "E' sempre la stessa storia dal 1916. Così come per le opere di Yeats, di Heaney e degli U2, i Cranberries dicono di avere inteso "Zombie" come "una canzone di pace, di pace tra l'Inghilterra e l'Irlanda".
Nel testo è stato visto un riferimento con la canzone The Town I Loved So Well scritta nel 1973 dal musicista irlandese Phil Coulter e dedicata alla sua città, Derry, nell'Ulster, uno dei luoghi cardine del conflitto nordirlandese e sede della famigerata Bloody Sunday durante la quale 14 persone furono uccise dall'esercito britannico. Nel testo è presente un verso che cita tanks e guns, carri armati e pistole, come nella canzone dei Cranberries.
(EN)
« With their tanks and their guns, oh my God, what have they done
to the town I loved so well »
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