La prima giustizia per i Desaparecidos
Scrive trevenezie.it
30 aprile 1977 – Prima marcia delle Madri di Plaza de Mayo
Madri di Plaza de Mayo è una associazione formata dalle madri dei desaparecidos, ossia i dissidenti scomparsi durante la dittatura militare in Argentina tra il 1976 e il 1983.
L’associazione è dedita all’attivismo nel campo dei diritti civili ed è composta da donne che hanno tutte lo stesso obiettivo: rivendicare la scomparsa dei loro figli e ottenerne la restituzione, attività che hanno svolto e svolgono da oltre un trentennio. I figli delle madri di Plaza de Mayo sono stati tutti arrestati e tenuti illegalmente prigionieri (“desaparecidos”: letteralmente “scomparsi” in spagnolo) dagli agenti della polizia argentina in centri clandestini di detenzione durante il periodo che nella storia argentina viene annoverato come la guerra sporca, così chiamata per i metodi illegali ed estranei ad ogni diritto utilizzati dalla giunta militare, e la maggioranza di loro è stata prima torturata ed in seguito assassinata, e fatta sparire nella più assoluta segretezza.
Il loro emblema, un fazzoletto bianco annodato sulla testa, è il loro simbolo di protesta che in origine era costituito dal primo pannolino, di tela, utilizzato per i loro figli neonati.
Il loro nome è originato dal nome della celebre piazza di Buenos Aires, Plaza de Mayo, dove queste donne coraggiose si riunirono per la prima volta e da allora, ogni giovedì pomeriggio, esse si ritrovano nella piazza e la percorrono in senso circolare, attorno alla piramide che si trova al centro, per circa mezz’ora.
Le 14 componenti storiche dell’associazione iniziarono insieme le loro manifestazioni pacifiche di fronte alla Casa Rosada, ovvero il palazzo presidenziale argentino, il 30 aprile 1977.
Azucena Villaflor de De Vincenti venne in seguito arrestata e detenuta in una delle prigioni segrete dell’ESMA a partire dal 10 dicembre 1977.
Nel 1986 la associazione si divise in Asociación Madres de Plaza de Mayo, e in Madres de Plaza de Mayo-Línea Fundadora, in seguito a forti divergenze sorte all’interno dell’organismo circa l’opportunità di accettare le riparazioni economiche per la perdita dei loro figli offerte dall’allora presidente radicale Raúl Alfonsín. Alcune madri, che allora si trovavano in condizioni economiche critiche, a causa della perdita dei loro familiari e della crisi economica che stava colpendo l’Argentina, decisero di accettare le riparazioni, e comunque non rinunciando a combattere per la verità e la giustizia.
Le madri capeggiate da Hebe de Bonafini, decisero di abbandonare l’organizzazione originaria, che da allora in poi prese il nome di Madres de Plaza de Mayo – Línea Fundadora, e di fondare l’Asociación Madres de Plaza de Mayo.
Da allora le traiettorie delle due associazioni cominciarono a differenziarsi gradualmente, pur nella condivisione della lotta per la verità e la giustizia.
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