lunedì 27 aprile 2015

CLASSIFICHIAMO – MIGLIORI ATTACCANTI IN SERIE A

Analizziamo le punte, chi le più forti?



Si sta accendendo non solo il finale di campionato, ma anche la rincorsa al titolo di capocannoniere. Tevez è sempre in testa, ma la stagione è tutt’altro che finita. Vediamo, dunque, chi sono le più forti punte del nostro campionato. Verranno esaminate, non solo in merito ai gol fatti, ma anche al loro gioco e alla facoltà di essere decisivi. Inoltre, cercherò di estrometterli parzialmente dal contesto di squadra, analizzandoli come giocatori singoli e non in base al funzionamento che hanno nel club di appartenenza. Tanti, quindi, i candidati per la corona… Ma chi sarà il migliore?


10° posto: Mario Gomez



Annata con molti problemi la sua. Difficoltà enormi nel sbloccarsi: una quantità di gol falliti imbarazzante. Tuttavia, la mia idea è che sia stata solamente una stagione storta. Le sue qualità rimangono indiscutibili e lo sta dimostrando in questo finale di stagione, in cui finalmente sta mostrando (non del tutto) il suo potenziale. Mi rifiuto di pensare che l’infortunio ne abbia rovinato la carriera. Si riprenderà e dimostrerà di essere ancora forte. Per movimenti, fiuto del gol, fisico è ancora uno dei migliori del nostro campionato.


9° posto: Fabio Quagliarella




Rinato. Sinceramente me lo aspettavo, le sue qualità rimangono anche con l’età. In più, il Torino era la squadra perfetta per esaltare le sue qualità. Una prima parte di stagione con qualche difficoltà, ma nel girone di ritorno si è totalmente ripreso. Sia in Italia sia in Europa. 11 gol per lui in Serie A (non ha mai segnato vagonate di gol), ma è incredibile la sua costanza nel prendere parte all’azione e aiutare la squadra. Per almeno uno-due anni continuerà ad essere una delle migliori punte del nostro campionato. Poi l’età cambierà le cose. Ma Quaglia può ancora stupire.



8° posto: Alvaro Morata



Partito in sordina, criticato da molti perché fu la causa dell’abbandono di Immobile. In questa seconda parte di stagione si è imposto. Le sue qualità sono indiscutibili: tecnica, velocità e fiuto del gol. Inoltre dà l’impressione di poter ancora migliorare. E tanto. Forse è il giocatore con più margini di crescita dell’intera Serie A. Attualmente, si prende ancora qualche pausetta di troppo. Solo 7 gol in campionato, per una punta del suo tipo non troppi. Tuttavia le qualità rimangono e, nei prossimi anni, potrebbe diventare un mattatore del nostro campionato.



7° posto: Luca Toni




Eterno. Non smette mai di segnare questo giovincello di quasi 38 anni. Ma, ancor di più, bisogna ammirare il fatto che non sa soltanto buttarla dentro, fa anche un lavoro indispensabile per la sua squadra. Il Verona è lui. Gioca per lui e fa bene. Probabilmente, si dovesse battere ancora per il posto e non avesse tutta la fiducia di questo mondo, avrebbe più difficoltà nell’imporsi. Ma in queste condizioni, rimane uno degli attaccanti più decisivi. Sta conducendo il Verona, praticamente da solo, a una salvezza tranquilla. Cane guida.




 6° posto: Eder



Che gran bel giocatore che è diventato. 27 gol in una stagione in Serie B all’Empoli, dopo la quale si era un po’ perso. Forse il suo problema era la fiducia. Questa stagione è esploso anche in Serie A, definitivamente. 9 gol, ma spesso non si fa notare per le segnature quanto per il lavoro che fa. Aiuta in fase difensiva, crea spazi in quella offensiva e quando tocca palla è l’arma in più dei suoi. Anche in nazionale ha dimostrato che, oramai, ha imparato a reggere la pressione. Solido come pochi, farebbe comodo a qualunque squadra in Serie A. Occhio a questo ragazzo: anche se quasi trentenne, matura di anno in anno e potrebbe addirittura migliorare.





 5° posto: Jeremy Ménez




Non lo considerate un attaccante? 16 gol. Quest’anno gioca come prima e seconda punta. E, a quanto pare, quello è il suo ruolo. Quindi lasciamolo là e diciamo pure che Ménez è un attaccante. Sta realizzando una stagione stratosferica. Gioca con una facilità impressionante, sembra semplicemente superiore ai difensori delle squadre italiane. Andate a vedere i suoi gol (non i rigori), sono di una bellezza rara. Ah, poi è infallibile dal dischetto e non è una cosa da poco. Mi rimangono però delle riserve su di lui, ogni tanto ha poca continuità mentale in campo e commette leggerezze stupide. In più, in questo scarso Milan, lui è la luce e gioca senza nessuna pressione, potendo fare tutto ciò che vuole. Non sono così sicuro che in una squadra di maggior rilievo, con più competizione interna per il ruolo, farebbe ciò che sta facendo ora. Tuttavia la sua classe e abilità nel segnare rimane una delle più ammirabili in Serie A. Chiedo ancora tempo per valutarlo del tutto.





4° posto: Paulo Dybala



Stagione da futuro fuoriclasse a livello mondiale. Ha effettivamente sbalordito tutti. Certo si conoscevano già le sue qualità, ma chi si immaginava che le mettesse tutte in campo al primo anno in Serie A? Ricordo che l’anno scorso in B ha fatto 5 gol… Un’esplosione totale per questo giovane argentino, che ha già messo a segno 13 reti questa stagione. Ha una tecnica favolosa e riesce a giocare su ritmi altissimi. Ultimamente ha perso un po’ di continuità, ma è abbastanza normale avere un periodo del genere per un classe ’93. Farà presto il grande salto, probabilmente già quest’estate. Bisogna vedere come lo assorbirà, potrebbe rimanere nella parziale oscurità come successo con Lamela o emergere a livello europeo. Sta di fatto che per il nostro campionato (palesemente a corto di giocatori tecnici) è grasso che cola.






 3° posto: Mauro Icardi



Attaccante glaciale. Sottoporta ha una tranquillità nel segnare che solo i migliori attaccanti hanno. E’ la sua qualità migliore, è uno dei migliori al mondo nel buttarla dentro. E non è poco. Gli manca ancora qualcosa, partecipa troppo poco all’azione e spesso è troppo statico. Probabilmente questi “difetti” gli rimarranno. Ma sono perdonabili: ha classe e segna con continuità spesso spaventosa. In una squadra, meno problematica e isterica dell’Inter del momento, farebbe valanghe di gol. Ha anche una forza mentale strepitosa, nel rispondere alle critiche con le segnature. Quasi sicuramente il prossimo anno lascerà il nostro campionato: peccato, perché era di sicuro un giocatore che lo arricchiva.  E non solo col gossip.





2° posto: Gonzalo Higuain


Molto criticato in quest’ultimo periodo. Resta un fenomeno. Uno dei pochi fuoriclasse veri presenti nel nostro campionato e mi auguro che ci rimanga ancora a lungo. Punta vera, con fiuto del gol e tecnica fuori dal normale. Ha dei colpi che nessuno ha. Anche fisicamente regge bene contro qualsiasi difensore e spesso riesce a giocare con una rabbia in corpo che pochi attaccanti possiedono. L’unica pecca è il numero di gol, non esagerato, che sta segnando le nostro campionato. Non sta avendo troppa continuità nel gonfiare la rete. Avrebbe le qualità per essere il capocannoniere indiscusso, ma per qualche motivo (probabilmente mentale e non fisico né tattico) non lo è. In ogni caso resta la prima punta (vera) più forte in Serie A. Spauracchio delle difese italiane.





1° posto: Carlitos Tevez


Non è un giocatore totalmente dominante. Non è Ibra per intenderci. Ma è comunque devastante. Segna a raffica, in ogni modo. Ed è importantissimo per il gioco della Juve. Non solo quando tocca la palla, ma anche con i movimenti che ha. Parliamo, forse, di uno degli attaccanti che corrono di più al mondo. Sa fare tutto: realizza gol, crea spazi, fa assist. 17 reti quest’anno. L’anno scorso fallì il traguardo di capocannoniere per un soffio. Quest’anno la sua fame è addirittura aumentata, come anche la sua media gol. E la vittoria, dello scudetto come del titolo di capocannoniere, è vicina. Campione. Degno erede del 10 di Del Piero.







Ha scritto per voi e per Informazione Gialla, Alfredo Montalto

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