sabato 4 aprile 2015

CLASSIFICHIAMO – MIGLIORI DIFENSORI CENTRALI AL MONDO

Analizziamo le difese, chi i migliori interpreti?




Questa volta tocca a uno dei ruoli considerati meno nel gioco del calcio, quello del difensore centrale. Classifichiamo dunque i migliori rappresentanti della categoria, al momento. Non sto considerando, dunque, esclusivamente la stagione compiuta, ma il totale potenziale del giocatore. Terrò in considerazione maggiormente i giocatori delle grandi squadre. Chi non ha fatto il salto di livello e non ha provato la pressione di giocare in una big, non ha ancora dimostrato di essere da top mondo. Partiamo dunque, le sorprese saranno tante.


10° posto: Kostas Manolas (Roma)


Impeccabile. Che primo anno in Italia sta facendo? Praticamente nessun errore, gioca con una tranquillità assoluta ed è quasi impossibile da superare. I suoi limiti sono soprattutto dal punto di vista tecnico, ma riesce bene a mascherarli grazie ad un grande atletismo. Però non si è ancora misurato stabilmente ad alti livelli, potrebbe patire il salto, come successo con Benatia. E questa stagione sta avendo qualche problemino fisico di troppo. Ma quando gioca è davvero una sicurezza, non ha mai cali dal punto di vista mentale. La Roma ha fatto un bell’affare.


9° posto: Mehdi Benatia (Bayern Monaco)


L’anno scorso era mostruoso. Era il re della difesa, davvero di un imbarazzante superiorità rispetto a chiunque. Fortissimo di testa, di un’agilità clamorosa per un difensore e di buona tecnica. Ma quest’anno a Monaco sta deludendo. Quello che gli manca è un po’ la testa. Non è un giocatore intelligente, come le dichiarazioni dopo l’abbandono alla Roma hanno dimostrato. L’idea è che non si sia completamente perso, ma che stia solo pagando l’iniziale approccio in un top club come il Bayern. Potrebbe riprendersi. L’ho inserito in questa classifica, appunto perché conosco le sue qualità e so che può ripetere le prestazioni giallorosse. Quando si esprime al meglio è nettamente più forte di Jerome Boateng, giocatore troppo tecnico e con evidenti limiti di concentrazione. Se Benatia tornasse a essere il muro come in Italia…con lui davanti e Neuer dietro, diventerebbe quasi un’impresa segnare alla squadra bavarese.


8° posto: Ezequiel Garay (Zenit San Pietroburgo)


Sottovalutato. Penso che diventerà presto un pezzo pregiato del mercato, perché di difensori come lui se ne trovano pochi in giro. Gioca nello Zenit San Pietroburgo. Francamente è uno spreco. Ha le qualità per stare in un top club. Fortissimo a livello fisico, ma anche a livello mentale. L’unico problema che ha è la rapidità, ma sopperisce a questo limite con una grande intelligenza tattica. L’abbiamo potuto apprezzare nell’Argentina di Sabella al Mondiale. Ha letteralmente innalzato una barriera nella difesa albiceleste. Non è un caso che la squadra di Messi abbia subito così pochi gol. Al Real Madrid non aveva avuto abbastanza spazio, bisogna rivederlo in un top club per dargli una valutazione completa.


7° posto: John Terry (Chelsea)


Semplicemente un leader. Uno dei più forti centrali inglesi della storia. Fisicamente, tecnicamente, a livello di personalità. Ora sta iniziando a subire il peso della vecchiaia. 35 anni sono tanti per qualunque difensore e le prestazioni ne risentono indubbiamente. Ma rimane uno dei più forti, difficile trovargli un difetto. Le maggiori critiche fattagli sono per la vita personale o per il rigore malauguratamente sbagliato nella finale con il Manchester. Ma una cosa rimane, questo giocatore è storia e sta continuando a farla.


6° posto: Vincent Kompany (Manchester City)


Quando è in partita, rimane uno dei difensori più decisivi al mondo. Non ti fa toccare palla, ha un atletismo e un’abilità negli anticipi devastante. Leader supremo della difesa. Tuttavia non sta svolgendo una buona stagione. Troppi errori, soprattutto a livello mentale non sembra a posto. Ci sono giocatori che hanno avuto annate così, ma poi si sono ripresi (Barzagli) e giocatori che sono rimasti inaffidabili dal punto di vista della concentrazione (Piquè). Di conseguenza, la sua posizione è all’incirca a metà classifica. Se ritornasse quello dell’anno scorso sarebbe tranquillamente da podio.


5° posto: Andrea Barzagli (Juventus)


Nonostante l’infortunio, questo giocatore rimane oro colato per la Juventus. Non è un caso che quest’anno, senza di lui, la difesa bianconera abbia avuto così tanti problemi. Barzagli non stupisce per qualità esagerate. Non è un giocatore che segna, non è esageratamente tecnico e nemmeno troppo veloce. Ma ha una continuità che in pochi al mondo hanno. Mentale, soprattutto. Da tre anni a questa parte, non ricordo un suo errore. Tre anni sono tanti. Inevitabilmente calerà, perché ha pur sempre 33 anni, ma in questo momento è ancora uno dei più affidabili. 


4° posto Sergio Ramos (Real Madrid)


Il difensore più decisivo degli ultimi dieci anni. Nei momenti focali c’è sempre. Il migliore centrale nell’area avversaria, al mondo. Ha una qualità suprema nello stacco e nel prendere il tempo di testa. Potrebbe giocare anche attaccante. In fase difensiva ha tutto: velocità, fisico, concentrazione. Ecco i suoi problemi riguardano principalmente l’aspetto caratteriale e dell’autocontrollo. Si fa troppo condizionare dall’andamento dei match e spesso perde la testa. Questo rimane e rimarrà il suo limite, ma io uno così lo vorrei sempre e comunque nella mia squadra.


3° posto: Mats Hummels (Borussia Dortmund)


Uno dei pochi a essere paragonato a Beckenbauer. Non ai livelli di Franz, ma anche lui un fenomeno. Dotato di tecnica deliziosa e un’abilità aerea che anche gli attaccanti gli invidiano. Se è in giornata non lo batti mai in questo fondamentale. I suoi limiti sono prevalentemente velocità e agilità. Compensati, però, da un grande senso della posizione. Ha dimostrato di essere un campione anche al di fuori dell’orticello del Dortmund, andando a vincere una Coppa del Mondo da leader della difesa della Germania. Gli manca qualcosa rispetto ai primi tre, ma è comunque un centrale di livello superiore.


2° posto: Thiago Silva (Paris Saint Germain)


Extraterrestre. Campione indiscusso e indiscutibile. Mettetelo trequartista e giocherà bene anche in quella posizione. Ha tutto: tecnicamente fortissimo, grande stacco e tempismo di testa, velocità che lo rende insuperabile, capacità di essere il leader. Ma, per mettere le pulci nelle orecchie, si può dire qualcosa anche su di lui… A volte si prende qualche pausa (raramente), ma soprattutto ha troppi infortuni. La condizione fisica rimane la tegola più imponente sulla sua esorbitante carriera. Resta il fatto che, quando in grado di giocare, è il numero uno. Tuttavia i frequenti problemi fisici lo condizionano troppo, a causa dei quali il numero uno è un altro.


1° posto: Diego Godin (Atletico Madrid)


Sorpresi? Ma è il migliore al mondo. I successi degli ultimi due anni dell’Atletico sono fondati su Simeone, ma anche su questo giocatore. Imprescindibile, leader supremo della difesa più forte d’Europa. Inoltre si fa valere ottimamente anche in fase offensiva, come l’Italia di Prandelli sa bene. E quando si alza la pressione, mostra una micidiale perfezione. Non ha le qualità di Thiago Silva: è più forte di testa, ma non ai suoi livelli per rapidità e tecnica. Ma ha una continuità, fisica e mentale, che il centrale brasiliano può solo sognare. Per questo è meglio di lui: Godin quest’anno ha giocato 38 partite per il momento, Thiago Silva 28. E ogni anno è così. Non è una differenza da poco, anzi. Sottovalutatelo pure, ma è lui il best in the world in questo ruolo. Punto di arrivo per qualsiasi difensore.




Ha scritto per voi e per Informazione Gialla, Alfredo Montalto












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