mercoledì 29 aprile 2015

CLASSIFICHIAMO – QUALI LE PIU’ GRANDI DELUSIONI DELLA STAGIONE?

Tante squadre non hanno rispettato le aspettative, quale la peggiore?



In questo Classifichiamo non valuteremo i migliori, ma i peggiori. Vedremo, infatti, le squadre più deludenti della stagione, per quanto riguarda i migliori campionati europei. Quelle che sono state inferiori alle attese, che hanno fatto meno di quello che ci si poteva aspettare. Ce ne sono state tante, sia italiane che straniere. Verranno classificate sia in base ai loro risultati, che in base a quelle che erano le premesse. Ricordo come la classifica e le valutazioni siano basate esclusivamente su opinioni personali. Sarò un po’ critico, ma in questo caso bisogna esserlo. Dunque partiamo, dal decimo posto al primo…



10° posto: Atletico Madrid




In realtà la loro stagione non è affatto male. Hanno dimostrato, anche quest’anno, di essere una big europea. Nonostante le cessioni estive, contro Barcellona e Real hanno sempre fatto grandi prestazioni. Tuttavia, al contrario dell’anno scorso, i risultati sono diversi. Sono usciti ai quarti di Champions, proprio contro il Real. Nella Liga, sono terzi senza alcuna possibilità di raggiungere le prime due. In Coppa del Re, il Barca gli ha eliminati ai quarti. Rispetto all’anno scorso, un minimo di amarezza non può che esserci. La colpa è esclusivamente delle troppe cessioni estive. Diego Costa, Courtois, Filipe Luis. Se cedi questi tre, non sei forte come prima. Quindi onore all’Atletico, comunque autore di un’ottima stagione. Tuttavia, non come la precedente.


9° posto: Arsenal



Si potrebbe parlare di fallimento continuo. Sta di fatto che lo è. Ogni anno si spera in un miglioramento e invece è sempre la stessa solfa. In Premier League si arriva al massimo terzi e in Champions si esce agli ottavi o ai quarti. Ok niente male, ma dopo 10 anni che i risultati sono sempre gli stessi forse qualche problema c’è. Certo quest’anno c’è la finale di Fa Cup, quindi finalmente c’è la possibilità di alzare un trofeo. Ma sembra quasi un contentino. Non voglio insinuare nulla contro Wenger, indubbiamente maestro di calcio, ma chissà che una ventata d’aria fresca non possa cambiare le cose…

8° posto: Manchester City



Erano i campioni d’Inghilterra, quest’anno ci si poteva e doveva attendere di più. Sia in campionato che in Champions. Strapazzati dalla continuità del Chelsea in Premier, in Coppa dei Campioni hanno ancora troppe difficoltà. Probabilmente è un qualcosa di mentale, perché sconfitte come quella in casa contro il Cska Mosca non sono normali per una grande squadra. Passato per miracolo il girone (anche grazie all’harakiri della Roma), si sono fatti asfaltare senza troppi complimenti dal Barcellona. Anche nelle coppe nazionali hanno fallito. Stagione davvero bruttina la loro, che probabilmente costerà il posto a Pellegrini. Giustamente, visto i fenomeni e i milioni che spende la sua dirigenza.


7° posto: Inter



Male. Con Mazzarri e pure con Mancini. Era il secondo anno di Thohir, doveva essere quello della svolta. E invece la campagna acquisti è stata pessima (nonostante quest’estate sia stata inspiegabilmente idolatrata dall’opinione pubblica) e la squadra è andata persino peggio della stagione passata. Basta leggere i nomi dei giocatori per capirne il motivo, la squadra non è all’altezza. Chiunque sia l’allenatore. Inoltre, nessuno dei due tecnici è riuscito a dare una stabilità difensiva. In questo caso la colpa è sia di Mazzarri che di Mancini. Certo, Ranocchia e Vidic quest’anno ci hanno messo del loro, ma le colpe sono comunque da imputare all’intero sistema difensivo. Il cambio di allenatore non ha variato nessuna dinamica. La stagione può ancora essere parzialmente salvata se si arriva in Europa League. Ma si parlava di Champions, quindi il fallimento rimane evidente.


6° posto: Parma



L’ho inserito in questa posizione solo perché le premesse, a inizio stagione, non erano affatto delle più rosee. Si era già capito che sarebbe stata una stagione tosta, sia dal punto di vista della classifica che da quello giudiziario/finanziario. Certo che andare così vicini al fallimento, era qualcosa che non ci si poteva aspettare. Ghirardi ha completamente mollato la società, rovinando tutto con debiti e con infrazioni. Dopo di lui si sono avvicendati parassiti di vario tipo, che hanno esclusivamente speculato sul Parma. La squadra e Donadoni hanno potuto fare ben poco senza mercato, senza società e senza addirittura pagamenti. La Serie B è diventata quasi una normale opzione, quasi un sollievo. Nonostante ciò, il Parma sta manifestando un orgoglio ammirabile in questo finale, andando persino a battere la Juventus. Non si sa ancora se la società crociata verrà salvata dal fallimento, resta comunque un grande peccato per la squadra che l’anno passato si era guadagnata, sul campo, un posto in Europa.


5° posto: Milan



Che amarezza. La squadra più titolata al mondo ridotta a brandelli. A volte per come viene gestito il tutto, sembra la squadra dell’oratorio. Tutto sbagliato, fin dall’estate. Perché scegliere, per l’ennesima volta, un allenatore alla prima avventura come Inzaghi? Basta con questo mito di Guardiola, ne nasce uno ogni 50 anni così e in questo cinquantennio c’è già lui. In questo modo, hai bruciato un allenatore che potrà diventare bravo con un po’ di esperienza e hai buttato una stagione. Ma la cosa più ridicola, è che avevi fatto sei mesi prima lo stesso errore con Seedorf. Errare è umano, perseverare è diabolico. Per non parlare della costruzione della squadra… il centrocampo è un optional per il Milan? Perché non prenderne uno bravo in quella zona? In difesa gioca ancora Bonera e ho detto tutto. Cedi Balotelli e lo sostituisci con un giocatore in cui non credi, non facendo giocare Torres che in questo Milan avrebbe potuto dare un buon contributo. Ah e per sostituire Torres, prendi il giocatore più sopravvalutato del campionato italiano, che segna solo grazie al lavoro della squadra, lavoro che nel Milan non esiste: Mattia Destro. All’inizio c’era fiducia per il nuovo corso, si parlava di Champions League come obiettivo minimo. A cinque giornate dal termine, anche l’Europa League è impossibile. Presidente, dirigenza, squadra e allenatore: sono tutti partecipi di questo fallimento.


4° posto: Borussia Dortmund



Stagione brutta, dovevano essere i rivali del Bayern e invece a metà stagione erano addirittura ultimi in Bundesliga. Umiliante l’uscita dalla Champions, con lo 0 a 3 subito a domicilio contro la Juve. Sbagliati gli acquisti estivi, sostituire Lewandowski con due scommesse, come Ramos e Immobile, non è stata una buona scelta. Serviva un colpo sicuro e non c’è stato. Non è un caso che al Dortmund siano mancati proprio i gol, quelli che Lewandowski garantiva. L’ultima soddisfazione potrebbe essere la vittoria della Coppa di Lega, dopo aver eliminato il Bayern in semifinale ai rigori. Sarebbe il giusto saluto per un allenatore come Klopp. Lui ha, in ogni caso, fatto la storia di questa squadra. Con il suo addio finisce l’era del Borussia dei miracoli. Una nuova era è pronta a cominciare a Dortmund. Con la consapevolezza che sarà dura senza il proprio condottiero.


3° posto: Liverpool



L’anno scorso sono stati a un passo dal vincere il campionato. Sembrava una squadra ritrovata, basata su tanti giovani inglesi come Sterling e Sturridge. Pronta, quest’anno, per battagliare per la Premier e per stupire tutti in Champions League. La realtà era un’altra, quello dell’anno scorso è stato solo un picco che non si è potuto ripetere a causa di una sola pedina mancante: Luis Suarez. L’uruguagio ha dimostrato di fare tutta la differenza di questo mondo. Poi, se per sostituirlo compri il giocatore più incostante del secolo, altresì chiamato Mario Balotelli, allora devi fare anche mea culpa. Male in Champions, in campionato probabilmente sarà quinto posto. Cioè Europa League. E, per una piazza come Liverpool, questo è grave. Certamente anche gli infortuni hanno avuto la loro importanza, resta il fatto che la squadra è giovane e, con qualche ritocco, il progetto potrebbe ripartire. 


2° posto: Manchester United



Campagna acquisti faraonica. Blind, Falcao, Di Maria, Rojo, Ander Herrera, tanto per fare qualche nome. Tutto dilapidato da una stagione di basso livello. Senza coppe europee, questo Manchester United poteva e doveva vincere la Premier League o, perlomeno, lottare fino alla fine. E invece, a meno di sorprese, agguanterà a fatica l’ultimo posto per arrivare in Champions. Squadra senza nessuna stabilità e compattezza, basata sulle giocate dei singoli. Van Gaal doveva essere il nuovo Ferguson, doveva far dimenticare le delusioni della stagione scorsa. Ebbene, si può dire che il buon Louis abbia fallito, per una volta. Probabilmente, tuttavia, l’anno prossimo avrà l’occasione di rifarsi.


1° posto: Roma



La regina indiscussa delle delusioni. Difficile ricordare una squadra così quotata all’inizio e così negativa alla fine. Stagione bruttissima. Ed era iniziata con i migliori auspici: c’era la semi-certezza di vincere il campionato e la possibilità di fare una grande Champions. Il discorso scudetto si è chiuso a gennaio, quello riguardante la Coppa dei Campioni è finito a dicembre con tanto di umiliazione firmata Bayern Monaco. Giusto per non farsi mancare nulla, la Roma si è fatta eliminare senza troppa fatica, sia in Coppa Italia sia in Europa League, dalla stessa squadra: la Fiorentina. E ora si rischia anche la Champions, con il Napoli alle costole che è più affamato che mai. Garcia in bilico come non lo è mai stato, anche Sabatini ora sembra rischiare il posto. Progetto geniale che si è bruscamente interrotto e non se ne spiegano le ragioni. Insomma, un disastro.


Alfredo Montalto















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