lunedì 27 aprile 2015

Diario di Guernica - Che cos'è il successo

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È innegabile che ognuno di noi pensi costantemente alla propria ipotetica vita di successo futuro. Soldi, potere, emozioni, conoscenza sono solo pochi dei sinonimi attribuibili alla parola 'Successo'. Non ho scelto a caso l'immagine di copertina per questo articolo: il successo forse non si può spiegare con una definizione verbale, ma con un'associazione di immagine e parole. Paragonare il successo alla punta di un iceberg è il riflesso esatto di ciò che accade.

Dietro - o sotto - a tanto successo c'è sempre una caterva di mille delusioni, paure e fatiche. Anche per coloro che appaiono baciati dalla fortuna il successo ha comportato sacrifici, rischi e sconfitte. Che siano materiali o morali non fa differenza. Chiunque possa pensare che nella vita non valga la regola dello 'Scambio equivalente' può essere considerato, e considerarsi, un ingenuo. Ci sarebbero moltissimi personaggi che mi piacerebbe portare ad esempio, ma per motivi logistici ne sceglierò 3, tutti in ambito musicale: Justin Bieber, Kurt Cobain e Madonna.

Partiamo dal primo, l'odiatissimo/amatissimo Justin Bieber



Questo giovane cantante canadese ha raccolto una fortuna in ambito economico a partire dal 2010, anno di lancio del primo singolo 'Baby' che lo ha sempre più affermato sulla scena musicale mondiale. Il suo successo è stato chiaramente favorito dalle scelte editoriali e discografiche, tanto che adesso non fa quasi più notizia ritrovare la sua faccia sulle copertine dei tabloid più famosi. Ma che cos'è stato realmente il successo per questo ragazzo? Guardiamo oltre ai soldi, Justin ha fondamenta chiaramente instabili: non ha credibilità nei confronti di un'ampia cerchia sociale, la derisione è all'ordine del giorno da parte di un'altrettante ampia fetta del web. Insomma barattare la propria vita privata e futura con il successo economico sarà stata una scelta azzeccata? io credo di no.


Passiamo adesso al secondo esempio: Kurt Cobain (che non me ne vogliano gli assennati per averlo posizionato sotto a Bieber)



Uno dei migliori cantanti che si possano ricordare, una delle personalità più forti che sono collassate, un genio che nella storia avrà sempre il suo posto, il portavoce della 'Generazione X'. Kurt Cobain era un innovatore, un artista raro, rarissimo. Kurt Cobain ha iniziato da zero, presupponendo che il proprio obbiettivo l'avrebbe perseguito fino in fondo. Non è stato così. Il successo lo ha portato alla depressione, la strumentalizzazione dei media di ciò che creava lo conduceva passo passo all'oblio. Il significato di ciò che voleva esprimere non raggiungeva le orecchie di coloro che credevano di ascoltarlo. Gloria, fama, immortalità non contano nulla quando davanti hai te stesso. Kurt Cobain si uccise il 5 aprile 1994, a Seattle, sparandosi. Il suo suicidio, forse, è riuscito a liberarlo dalle catene del successo.


L'ultimo dei tre esempi: Madonna





Energia pura, successo illimitato, le rughe? Ma dove sono? Ci sono troppi vocaboli atti a descrivere la fortissima personalità della 'Regina del Pop' così ne ho scelto uno: timorosa. La via visione di questa fantastica cantante è distorta dalla maniacale cura dell'aspetto fisico con cui tende a preservare il suo successo estetico. Cara Madonna, ma uno sguardo soddisfatto dentro se stessi non ripaga forse di milioni di visualizzazioni?


Gianluca 'Miguel' Minuto




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