domenica 8 febbraio 2015

PAGELLONE DI FINE MERCATO

 Juve formica, Roma cicala. Pradé: genio o ingenuo?


Cinque giorni fa si sono chiuse le porte dell'Ata Executive Holtel di Milano, da sempre portoni dell'inferno calcistico, con un flusso di contratti senza un Caronte.

ATALANTA
Il dg Pierpaolo Marino è garanzia di successo sempre e comunque: colpisce nel segno con gli arrivi di Pinilla, subito utile alla causa della Dea, e da un vedovo del Milan di Allegri, Urby Emanuelson. Non riesce a cedere Boakye, ma l'esperienza del giovane e fulmineo Molina al Carpi lo farà crescere e non poco.
VOTO 6.5


CAGLIARI
Dopo aver sognato Osvaldo e cullato il ritorno del figliol rubato Mancosu, la squadra di Zola ha ceduto, molto bene per altro, un Ibarbo poco utile alla causa, soprattutto se in condizioni fisiche precarie come sembra. A Marroccu va riconosciuta un'innata capacità nel vendere, ma qualche limite in più nelle trattative d'acquisto: alla squadra cagliaritana continua a mancare un bomber, il giovane Cop e la promessa M'Poku basteranno? Buona soluzione Brkic, portiere che ridà sicurezza alla porta sarda dopo le tristi parentesi Colombi-Cragno. Marroccu venderà anche ghiaccio agli eschimesi, ma senza cappotto, al Polo Nord, non ci si arriva.
VOTO 6


CESENA
Male, male, male. Immobile nuovamente in sede di mercato, la società non compra nessuno e vende Coppola, Garritano, oltre che svincolare lo sciagurato Hugo Almeida, nonostante abbia diversi problemi in tutti i reparti. Non c'è molto da dire: Di Carlo dovrà fare i miracoli per salvare i suoi e se Defrel, il miglior talento, sente già sirene bolognesi, il vento spinge ancora una volta verso sud.
VOTO 4.5


CHIEVO
Il bilancio acquisti cessioni non mi convince: perché prendere Fetfatzidis dal Genoa e cedere in prestito Lazarevic e Da Silva? Non era meglio lanciare questi due? Per il resto operazioni di contorno, tra cui spiccano le operazioni con la Juventus: Mattiello e Necid aprono una nuova collaborazione? Per la squadra guidata da un super Rolando Maran che il suo lavoro lo fa sempre egregiamente.
VOTO 6-


EMPOLI
Mercato mirato di quelli che piacciono molto al sottoscritto: via esuberi come un mai presente Laxalt, Moro e Bianchetti; dentro giovani affamati come Somma, Brillante ed il cavallo di ritorno 'Richi' Saponara. Per continuare a stupire e divertire l'Empoli si affida ai giovani e alla certezza Maurizio Sarri in panchina.
VOTO 6.5


FIORENTINA
La cessione di Cuadrado, se dolorosa sul piano tecnico-tattico, è una manna dal cielo per le casse e le finanze dei Viola. Il colombiano non era più lo stesso giocatore spacca match dello scorso anno e venderlo a 30 milioni, più il prestito di un fulgido talento come Salah, è una mossa geniale. Diamanti e Gilardino si ritrovano nella seconda capitale d'Italia e possono dare ancora qualcosa per questa splendida città. Per il resto, la garanzia è Montella.
VOTO 7


GENOA
Solita rivoluzione: cambia in toto il reparto offensivo vendendo Matri, Pinilla e Fetfatzidis, dentro Niang, l'evergreen Borriello ed il subito infortunato Tino Costa, ex Valencia. Via capitan Antonelli e Sturaro, arrivano un paio di giovani per sostituirli, ,a a Genova sono ancora scottati da un Osvaldo che li ha lasciati a piedi, aspettando la Signora. Questa volta Preziosi sembra aver rivoluzionato troppo.
VOTO 5.5


HELLAS VERONA
Senza infamia né lode. Un paio di trasferimenti che non spostano gli equilibri, tanto che l'acuto è Leandro Greco. La squadra è già materiale da salvezza, ma un ritocchino in difesa non avrebbe guastato.
S.V.


INTER
La squadra che si è mossa di più non si è mossa meglio: benissimo Shaqiri, bene Brozovic, meno bene Podolsky, incognita Santon. La squadra è da reinventare agli ordini del Mancio, che ha voluto la bici ed ora deve pedalare. Ma siamo sicuri che non serviva un vero centrale difensivo? Le cessioni e le non cessioni lasciano a desiderare: Kuzmanovic si attacca alle guglie, M'Vila scappa da svincolato, Mbaye fugge a Bologna. Non bene, diciamo.
VOTO 6


JUVENTUS
Mercato intelligente e parsimonioso dei bianconeri che preparano la rivoluzione estiva. Rosa puntellata con un innesto per reparto: De Ceglie, Sturaro e Matri, due di questi di ritorno dopo gli scudetti marchiati Antonio Conte. Dopo aver inseguito Zaza e Osvaldo, si è preferito andare sull'usato sicuro Alessandro Matri. Giuste secondo me le direttive di Beppe Marotta: nessuna esagerazione, per le rivoluzioni si aspetta giugno. Unica macchia d'inchiostro: l'addio di Giovinco a parametro zero dopo la sanguinosa spesa per riportarlo sotto la Mole due anni e mezzo fa.
VOTO 6-


LAZIO
Gestita male la situazione Bergessio-Ederson: la punta della Samp andava presa immediatamente visto l'infortunio bruttissimo di Filip Djordjevic. Arriva Mauricio che ricorda il primo Lucio, potrebbe essere un bel colpo. Pesa troppo la debacle del gong, perché una società come la Lazio non può non cautelarsi.
VOTO 5



MILAN
Credo sia la squadra che su è mossa meglio sul mercato: gli arrivi di Destro, Cerci, Antonelli, Bocchetti e Paletta servono a coprire diverse falle nel sistema rossonero. La gestione di Torres continua a lasciarmi perplesso: perché a Madrid è tornato Torres e a Milano sembrava un fantasma? Esborso minimo e qualità aumentata, solita grande risposta di Galliani alle critiche, ma a centrocampo manca qualcosa.
VOTO 6.5


NAPOLI
Gabbiadini e Strinic sono colpi che mi convincono, anche se a centrocampo mi aspettavo almeno una porta girevole: fuori Inler, dentro Lucas Leiva e sarebbe stato un mercato da 7.5. Strinic è un signor terzino e lo dimostrerà in quest'ultima parte di campionato. Manca un tassello in difesa, ma anche qui, credo si sia aspettando giugno. Sembra aver trovato un equilibrio un po' ovunque il Napoli: mercato, panchina e campo e la bravura sta nel non saper esagerare.
VOTO 7


PALERMO
A questo Palermo non serve nulla: è nel Paese delle Meraviglie e non spostatelo di lì. Jajalo è un rincalzo utile a coprire ogni zona del centrocampo, mentre la gestione Munoz è il classico braccio di ferro firmato Zamparini.
S.V.


PARMA
Mi spiace veramente tanto che una società tanto blasonata sia in mezzo ad una strada tra impostori, scherzata dal gatto e la volpe. Arrivano Varela ed il 'cebolla' Rodriguez, rinforzi di buon livello, ma già allibiti dalla situazione in cui son piovuti. La fuga e la messa in mora dei calciatori è preoccupante nonché denigrante.
VOTO 3


ROMA
Il mercato più controverso della serie A: Destro va via, arriva Doumbia che è un gran colpo, ma arriva dalla coppa d'Africa in non si sa che condizioni. Il colpo Ibarbo, comprato rotto, fatto giocare e subito infortunato, è una situazione da società dilettantistica. Sabatini è finito nella spirale negativa della squadra e, soprattutto, di Rudi Garcia.
VOTO 5


SAMPDORIA
Tanto, tantissimo fumo, ma per Mihajlovic poco, pochissimo arrosto. Parte capitan Gastaldello e arrivano Muriel (in che condizioni è?), Munoz, ma soprattutto Eto'o, per sostituire Manolo Gabbiadini. Si è creato un caos diplomatico: Ferrero fa il supereroe, ma francamente sembra un quindicenne immaturo, prestato ad una società di calcio e Mihajlovic si conferma un sergente di ferro.
VOTO (mercato) 7.5 (gestione) 4.5


SASSUOLO
Squinzi puntella e continua a credere in Di Francesco. È un piacere vedere i nero verdi giocare a calcio e non servivano grossi colpi. Lazarevic è il giusto rincalzo per quel super tridente: Berardi-Sansone-Zaza.
VOTO 6


TORINO
Maxi Lopez colpo da 6 politico, ma per ora il Torino gira bene così. Gilet va via e arriva Ichazo che è un'incognita. Diciamo che Petrachi usa la bilancia via un centrocampista (Nocerino), dentro un centrocampista (Gonzalez); via Larrondo, arriva Maxi Lopez. Mai 6 politico fu più meritato.
VOTO 6


UDINESE
Solita carovana di giovani, via Faraoni (tramite Watford) e Muriel (promessa mancata) appendendosi alla grande guida Stramaccioni. Tanto se Pozzo ha preso il nuovo Sanchez lo sapremo tra un anno, ora non sarebbe nemmeno maggiorenne.
VOTO 6.5 (di fiducia e stima)


Nessun pegno, nessuna moneta sulle palpebre: non c'è un unico strumento che possa placare la fame degli Dei del calciomercato.




<< Zidane fu il più grande tesoro della Juventus. Un po' come se Robinson Crusoe avesse trovato dietro una palma un transatlantico per poter tornare a casa. >> cit.

Ha scritto per voi e per Informazione Gialla, Stefano Uccheddu

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