domenica 11 gennaio 2015

Una domenica da leoni, un sabato di pareggi


Quando il pallone accende l'Italia. Oggi doppio derby, ieri doppio pareggio



Ed anche questo sabato di sport è passato agli archivi, pronto a far da vigilia ad una delle domeniche più "calde" degli ultimi anni: saranno il derby di Roma alle ore 15.00 e Napoli-Juventus alle 20.00 a tenere gli spettatori incollati al televisore.
Ma cosa ci ha lasciato questo sabato di calcio?

San Di Francesco, 'Strama' e un po' d'acqua santa.

Figlio della scuola di Zeman e ammiratore della filosofia offensiva, Eusebio Di Francesco sta esportando un calcio molto coraggioso e propositivo, ottenendo un ottimo riscontro a livello tecnico-tattico, ma soprattutto a livello di classifica. Più vicino all'Europa di quanto voglia credere o sapere, il Sassuolo mette le mani nell'acqua santa e benedice il presidente Squinzi, fautore di una politica sana: la squadra di Modena è quasi interamente composta da giocatori italiani, per di più di talento, acquistati a cifre modeste, ma che ora valgono una fortuna. È il caso del tridente fantasia: Sansone-Zaza-Berardi che fa sognare i nero-verdi e non solo. Mister Conte, a quando l'azzurro?
Acqua santa anche per il buon 'Strama' e per la sua Udinese che arriva con un'assenza pesante ad una trasferta delicata: fuori Di Natale (anche per lui, l'età comincia a presentare il conto) e, a pochi minuti dall'inizio del match, si infortunerà anche il giovane Geijo.
La partita è discretamente buona, soprattutto nel primo tempo, dopo i due goal siglati da Zaza e Thereau. Un 1-1 che non fa né morti, né feriti e lascia alle due squadre l'impressione di poter ambire a qualcosa in più che una semplice salvezza.

Il Toro 'mata' il Diavolo: ad un passo da Belzebù

La fotografia di questo anticipo serale potrebbe tranquillamente raffigurare la desolazione della panchina rossonera all'ennesimo cambio insensato di Pippo Inzaghi. Ma andiamo con ordine: una gara che parte subito in salita per i granata, con un rigore, un po' cercato e poi realizzato da Jeremy Menez, che sbloccherà subito il match a favore dei rossoneri. Da quel momento in poi il Milan sparisce per lasciare completamente campo al dominio del Torino. Darmian da una parte e Bruno Peres dall'altra fanno impazzire rispettivamente De sciglio e Armero. Il terzino del Milan, in apnea per 45', si fa espellere, per somma di ammonizioni, proprio a causa di una delle tante sgroppate di Darmian sulla sinistra. Il secondo tempo è un autentico monologo: il Milan, chiuso negli ultimi 30 metri, è vittima delle scelte folli di Inzaghi: perché mettere Poli e Alex, quando servivano un contropiedista ed una punta per far salire la squadra, già penalizzata dall'inferiorità numerica?
Il giovane manager, questo è il ruolo che vorrebbero che Pippo ricoprisse a Casa Milan, si dimentica l'ABC del calcio nei momenti meno opportuni e prende goal su calcio d'angolo (tanto per cambiare..) grazie ad una zuccata di capitan Glik al quinto centro stagionale. Un Toro che, detto fra noi, avrebbe potuto vincere questa partita, ma negli ultimi 20 metri risulta spesso confusionario e pasticcione. Un punto che non fa contento nessuno, se non il "gallo" Cerci, che finora, nel calcio che conta, non ha ancora marcato la sua impronta.

Harry Kane: un uragano non basta per la Champions League

In Inghilterra torna a vincere il Liverpool in trasferta, in casa dei 'Black cats' di Newcastle, il Sunderland, con la prima rete in premier League del gioiellino, ex Benfica, Lazar Markovic. La capolista, il Chelsea di José Mourinho, vince tra le mura amiche: 2-0 facile contro un Newcastle crollato nella ripresa. Rallenta il ManchesterCity, fermato 1-1 a Liverpool, sponda 'Toofies', ma anche il Tottenham di Pochettino, dopo una sfilza di ottimi risultati, cade contro il Crystal Palace. Dopo la rete del solito, brillantissimo, Harry Kane, gli Spurs si fanno rimontare, fallendo l'aggancio all'agognato terzo posto.
Notizia tragica e shoccante dalla Germania: muore in seguito ad un incidente d'auto, il giovane attaccante del Wolfsburg Junior Malanda, classe 1994. Un fulmine a ciel sereno, ciao Junior.



A Parigi, alla Francia, alla democrazia:


"Liberté, égalité e fraternité: mais surtout, liberté"




Ha scritto per voi e per Informazione Gialla, Stefano Uccheddu

Nessun commento:

Posta un commento