Quasi 200 aree a rischio di alluvione in Piemonte
Lo scorso 22 dicembre la Giunta Regionale
del Piemonte ha esaminato e approvato le mappe - stese ed elaborate da Regione,
Agenzia interregionale del fiume Po ed Arpa (Agenzia regionale per l’Ambiente)
- delle zone ad alto rischio di alluvione presenti sul territorio piemontese.
Facciamo i conti - Il bilancio dei residenti nelle suddette aree si aggira attorno alle 200 mila
unità, numero impressionante contando che il numero totale dei residenti della
regione Piemonte è di 4'500'000 (dati ISTAT del 01/01/2014) unità, distribuite
su una superficie di 4'436'798 km2, per una densità di 175 abitanti
per km2. Dunque, 1 abitante ogni 22,5 vive in un area a rischio di
alluvione. Ora pensateci, 1/22,5 può sembrare una cifra irrisoria, ma, per
usare un esempio di vita quitidiana, entrate in un cinema in una sala di
dimensioni medie che contiene circa 200 – 300 persone e provate ad immaginare
che ogni 22,5 spettatori ce ne sia uno che rischia di perdere casa, macchina e
nel peggiore dei casi anche la vita a causa di un’alluvione.
Le soluzioni - Dopo aver esaminato e preso atto
di questi dati, la Giunta Regionale del Piemonte ha invitato tutti i soggetti
interessati, ovvero coloro che abitano nelle zone a rischio, a presentare
proposte e suggerimenti di miglioramento fino al 22 dicembre dell’anno venturo.
Le zone a rischio - Le aree a rischio alluvionale sul
suolo piemontese sono le seguenti: Bendola-Ciriè-Volpiano,
Ceronda-Druento-Venaria, Chisola-Airasca-Vinovo,
Chisone-Lemina-Perosa-Pinerolo, Dora Riparia-Susa-Avigliana,
Elvo-Viona-Mongrando, Lago Maggiore-Ticino-Verbania-Arona,
Maira-Busca-Racconigi-Savigliano, Nodo Banna di Santena e affluenti, assetto
Orco-Malone e secondari, Pellice-Angrogna-Torre Pllice-Luserna San Giovanni,
Po-Villafranca-Lombriasco, Sangone-Trana-Rivalta, Sesia-Varallo-Romagnano,
Sesia-Oldenico-Vercelli-Pezzana, Strona-Valle Mosso-Cossato,
Tanaro-affluenti-Asti-Alba, Terdoppio-Sozzago-Cerano, Varaita-Lagnasco-Moretta.
Bisogna prevenire - Il Piemonte non ha ancora
dimenticato la disastrosa alluvione del 1994 che colpì duramente tutta la
regione, ma concentrò la sua potenza distruttiva nell’Alessandrino. Ci sono –
purtroppo – anche esempi più vicini
come data, in primis il disastro ripetutosi a Genova e su tutta la Liguria quest’autunno e l’alluvione verificatasi in Emilia Romagna subito dopo. Disastri ambientali imputabili all’imperizia edìle dell’uomo e dalla geomorfologia del territorio italiano. Disastri che è ora di cominciare a prevenire.
Per voi, Gianluca 'Miguel' Minuto
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