giovedì 11 giugno 2015

SERIE A - Il pagellone finale: solo Juve! Da Giulietta risuona Matze Knop

Juventus regina senza eredi. Napoli piange e Milano all'unisono. Roma sorride: è Champions! "Luca sei per me, il numero uno!" - cantava Knop.


ATALANTA 5.5: non me ne voglia il direttor Marino, ma mi aspettavo di più. L'esonero di un Colantuono, stranamente spaesato in un ambiente natìo, consente alla Dea di salvare la pelle, grazie ad Edy Reja che conferma ancora una volta di essere un allenatore solido e quadrato. 
Le sorprese: Sportiello, seppur con ampi margini di miglioramento, si dimostra un prospetto interessante. Nonostante lo scarso minutaggio, occhio a Baselli. Zappacosta mette in mostra cuore, eclettismo e qualità.
Le delusioni: Cigarini con la testa alla Modena nero-verde è in aperta polemica con il pubblico, probabilmente cambierà aria. Maxi Moralez e Denis non ripetono la grande stagione dello scorso anno. 

CAGLIARI 4: il disastro era annunciato già a giugno con la scellerata scelta di Zdenek Zeman. Giulini pecca di presunzione e pressappochismo, lasciando la difesa nelle mani di elementi non adatti alla categoria (fatta eccezione per Avelar e Rossettini). Retrocessione fallimentare, tanto quanto l'addio di Daniele Conti, sintomo di una società allo sbando. Capozucca è il raggio di sole nella tempesta: basterà?
Le sorprese: una buonissima prima parte di stagione per Ekdal e Avelar non bastano al Cagliari. Brilla la stellina Geoffrey Donsah, ma attenzione anche a Lorenzo Crisetig. Farias e Joao Pedro elementi da cui ripartire.
Le delusioni: tutto il reparto arretrato, con menzione d'onore per i portieri. Cragno e Colombi non sono pronti per la serie A, Brkic limita (un po') i danni. Disastro Marco Sau: gli infortuni lo frenano e la sua condizione sempre precaria frena il Cagliari. 20 presenze, 0 goal: Longo, ci sei?

CESENA 5: sì, non di meno, perché i romagnoli con quella rosa di più non potevano fare. Mentre Giulini ha smantellato malamente una buona rosa, Lugaresi ha tentato il miracolo con poco. Di Carlo ha dato carattere alla squadra, ma nemmeno il talento di Brienza, Carbonero e Defrel è riuscito a salvare il Cesena.
Le sorprese: sicuramente Defrel e Carbonero sono state le rivelazioni, ma anche e soprattutto uno splendido Franco Brienza, che nonostante le 36 primavere, trascina i bianconeri fino all'ultima partita.
Le delusioni: Krajnc e Renzetti patiscono il grande salto. Volta è costantemente alla ricerca di sé stesso dopo l'exploit sampdoriano sotto la guida Delneri. 

CHIEVO 6.5: sufficienza pienissima per la squadra di un super Rolando Maran. Un 4-4-2 mai vecchio, ma vintage ed una squadra quadrata, che segue il proprio mister in tutto e per tutto, raggiungono tranquillamente una salvezza meritata. 
Le sorprese: Zukanovic brilla alla prima stagione in serie A, su di lui c'è già l'ombra di Mancini. Paloschi-Meggiorini-Pellissier, due per un posto: il costante dubbio del sabato notte per Maran, una costante certezza ogni domenica, qualsiasi fosse la scelta. Da Schelotto a Radovanovic, passando per il tatticismo Hetemaj: cinismo ed essenzialità.
Le delusioni: ci si aspettava l'esplosione di Botta, ma l'ex Inter e Livorno delude ancora. Birsa non fa più di tanto la differenza. 



EMPOLI 8: a tratti i toscani giocano il più bel calcio d'Italia, grazie soprattutto alla sagacia di mister Sarri. Con poche risorse ed un destino che pareva scritto a settembre, gli azzurri volano in classifica e sulle prime pagine dei quotidiani: Empoli è la nuova isola felice d'Italia.
Le sorprese: TUTTI! Un campionato sontuoso, dove brillano su tutti Rugani, Hisaj, Mario Rui, Valdifiori, Croce e Saponara, ma il miracolo ha un nome ed un cognome: Maurizio Sarri.
Le delusioni: Tavano è ormai più leader carismatico fuori che dentro il campo. Laxalt un fantasma, Brillante solo sulla carta.

FIORENTINA 7: nuovo campionato senza Pepito Rossi e senza Gomez (dai, veramente questo è Mario Gomez?!), ma nuovo piccolo grande lavoro targato Vincenzo Montella-Daniele Pradè, uno che il mercato lo fa in silenzio e con pochi spicci. 
Le sorprese: Mohamed Salah, un giocatore splendido che vale Cuadrado, se non di più. L'autentica nuova linfa di gennaio per i Viola, che vivono sulle sue spalle fino allo scoglio Siviglia. Nell'ultima parte di campionato ho rivisto l'Ilicic di Palermo, sperando che non si spenga di nuovo. Menzione per Badelj.
Le delusioni: Mario Gomez più che mai assente per tutto l'anno, Aquilani aggrappato ad un rinnovo che non arriva ed un Gonzalo Rodriguez al di sotto dei propri standard.



GENOA 7.5: stagione brillante degli uomini di Gasperini che cambiano marcia a gennaio. Gioco arioso e molto monolitico, i rossoblu sono una squadra non solo ostica, ma anche forte individualmente:
Le sorprese: De Maio si conferma un gran centrale, mentre Bertolacci esplode definitivamente: che gran giocatore! Niang diventa pantera sotto la lanterna, Perotti è il diamante. Perin, oggi, è l'unico erede di Buffon.
Le delusioni: Marco Borriello è più impegnato nei privè che nelle aree di rigore. Tino Costa vede più infermerie che lidi balneari.

INTER 5: c'è da dire una cosa: Mancini si è dimostrato un gran comunicatore. È riuscito a concentrare le attenzioni dei tifosi verso grandi nomi (difficilmente raggiungibili) quali Yaya Touré e Jovetic, oscurando così le pessime prestazioni in campo. Ci si aspettava un Inter più concreta con l'arrivo dell'ex Galatasaray, ma così non è stato. Mezzo punto in più perché qualche moto d'orgoglio c'è stato.
Le sorprese: se di sorpresa si può parlare, Mauro Icardi è il top player del biscione. Hernanes fa un'ottima seconda parte di stagione, così come Palacio e Guarin. 
Le delusioni: i centrali di difesa sono imbarazzanti: Vidic, Ranocchia e su tutti Juan Jesus offrono delle prestazioni aberranti per tutto l'anno. Il brasiliano è protagonista di un record nerissimo: 14 ammonizioni in una stagione, mai nessuno come lui. Shaqiri rimandato a settembre da Mancini, Podolsky preferisce le bocce.



JUVENTUS 9.5: il double coppa Italia-Campionato è sintomo di un dominio spaventoso. Da gennaio la Juve molla il gruppo e parte in volata: non è certo colpa dei bianconeri se il resto del gruppo è mediocre. Il post Conte è più bello di quanto si possa immaginare: Allegri vince, tranquillizza e convince. La riprova? La finale di Champions conquistata e giocata a testa alta contro i marziani blaugrana. 
Le sorprese: Max Allegri, lui è la sorpresa di un Juve che sfiora la lode. Pereyra, Evra, Sturaro e Morata: sul mercato la Juve non sbaglia più. Pogba si consacra e incanta anche Messi. Marchisio e Bonucci ormai nella top class mondiale.
Le delusioni: la prima parte di stagione di Vidal non è da Vidal (ampiamente ripresosi), ma Llorente si è perso dietro il nuovo Morientes. 

LAZIO 8: i preliminari di Champions sono un traguardo insperato. Pioli dirige la propria banda sapientemente, senza sbagliare una virgola. Tra nuovi gioielli e piacevoli conferme, la Lazio si candida come nuova outsider nella corsa al prossimo titolo. 
Le sorprese: Cataldi e Felipe Anderson su tutti: due autentici tesori di questa Lazio. La squadra passa però dai piedi del direttore d'orchestra Lucas Biglia. Per De Vrij apprendistato superato a pieni voti. Candreva e Parolo sono le sicurezze dei biancocelesti.
Le delusioni: ci si aspettava di più da Keita, invece il ragazzo della Masia tradisce leggermente le aspettative (complice anche la splendida esplosione di Felipe Anderson). Ledesma patisce Biglia. 

MILAN 4.5: altra stagione veramente brutta per il Diavolo. Inzaghi appare completamente spaesato in queste nuove vesti e la dirigenza barcollante di certo non lo aiuta. Ogni partita è un'odissea di tristezza e malinconia per ciò che fu: Sinisa saprà rialzare il Milan insieme a mr. Bee?
Le sorprese: Bonaventura e Diego Lopez acquisti lungimiranti, Menez finché può trascina i suoi, ma stop. 
Le delusioni: un po' tutti: tra un irriconoscibile De Sciglio, uno Zapata desaparecido, un De Jong sottotono, un Poli ed un Honda mai all'altezza. Gennaio non fa che peggiorare la situazione: né Destro, né Cerci regalano sussulti.



NAPOLI 4: nel rapporto obiettivi raggiunti/obiettivi prefissati è sicuramente la peggior squadra del campionato. I preliminari di Champions sono il segnale di un qualcosa che non va e non potrà andare per tutta la stagione. Benitez completa il secondo flop italiano arrivando addirittura quinto all'ultima giornata, perdendo lo scontro diretto, continuando a nascondersi dietro la Supercoppa Italiana. Ciclo finito, e anche male.
Le sorprese: continuo a sostenere che Strinic sia un buon terzino. Gabbiadini è certamente il giovane attaccante italiano più completo, ma a Napoli si siede sempre in panchina. Maggio prova a tener su la barca da capitano, brancolando nel buio però.
Le delusioni: Higuain è indisponente e smette di giocare portando nella fossa Callejon e Albiol. Inler è una quaresima, ma il più grande flop resta però Benitez.

PALERMO 7.5: una stagione bellissima dei rosanero che, sotto la guida illuminata di Iachini, regalano emozioni al Barbera. Zamparini ha trovato la pace dei sensi e la squadra assorbe i flussi benefici.
Le sorprese: la magia del duo Vazquez-Dybala trascina i rosanero, il nueve è un predestinato. Rigoni, Chochev e Gonzalez sono la meraviglia italo-bulgara-costaricense di questo mondo Palermo.
Le delusioni: posso dirlo? Un po' il "Gallo" Belotti, ma forse ciò è giustificato dall'esplosione prorompente di Dybala. 

PARMA sv: ingiudicabile la squadra parmense per tutti i fattori extra campo.
Le sorprese: umanamente ogni elemento che ha chiuso la stagione con la casacca crociata. Sul campo il futuro è José Mauri.
Le delusioni: Cassano abbandona la nave con scuse puerili: Antonio, un altro errore.



ROMA 7: allora, dare un voto alla squadra di Garcia è difficilissimo. Io valuto molto sulle aspettative, perciò dovrei dare l'insufficienza, dati i proclami folli di ottobre ("Dimensione europea...", "Vinceremo lo scudetto..."), ma non me la sento: questa Roma non è pronta a star davanti a questa Juve, non lo è oggi, non lo era ieri. La stagione chiusa al secondo posto, con la Champions diretta, è comunque un buonissimo risultato.
Le sorprese: la conferma di Nainggolan - non che non ci credessi - spaventosamente esplosiva anche nel,a tempesta. La solidità di Manolas e la corsa di Holebas sono state talvolta la scossa per l'ambiente. Meraviglioso Florenzi.
Le delusioni: male i senatori: De Rossi, Totti e De Sanctis non tirano mai fuori la squadra dal pantano. Male gli acquisti estivi Astori, Cole e Iturbe. Gervinho e Doumbia sono rimasti in Coppa d'Africa. 

SAMPDORIA 7.5: fa il pari con l'altra genoana, regalando alla Lanterna nuova luce. Grande stagione di Sinisa Mihajlovic che non molla mai un centimetro. La Samp offre un gioco non spettacolare, ma tremendamente efficace: esattamente l'opposto del proprio presidente.
Le sorprese: l'acquisto di Eto'o e la stagione fantastica di Eder sono i cardini di una stagione da protagonisti. Difesa illuminata e centrocampo strategico: De Silvestri e Romagnoli spiccano su tutti, ma Soriano e Obiang non son da meno. 
Le delusioni: mi aspettavo di più dai giovani Djordjevic e Correa, ma si faranno. Kristicic deve andare a Bologna per giocare.

SASSUOLO 6: campionato senza infamia né lode. Diciamolo: ci si aspettava un po' di più dalla squadra di Squinzi. Complici anche svariati infortuni in difesa ed un attacco spesso poco ispirato, i neroverdi hanno faticato e non poco. 
Le sorprese: l'ennesima doppia cifra di Domenico Berardi. Questi 15 goal sono il simbolo di un giocatore che può dirsi ormai pronto al grande salto. Acerbi e Magnanelli sono la solidità degli uomini di Di Francesco.
Le delusioni: Simone Zaza, dopo l'exploit con la convocazione in Nazionale, si è spento, facendo una stagione nettamente al di sotto delle proprie capacità. Anche Peluso delude.

TORINO 7: una stagione cominciata in sordina culmina con la grande impresa di Bilbao e la vittoria del derby. Ventura lancia alcuni giovani verso grandi palcoscenici europei ed il Toro chiude un campionato più che degno ai piedi dell'Europa League.
Le sorprese: sicuramente Bruno Peres e Glik sono le grandi rivelazioni di quest'anno. Se per il primo si trattava del debutto, per il secondo è stato l'anno della consacrazione come capitano è come giocatore. Darmian ormai è il miglior terzino italiano (destra o sinistra che sia).
Le delusioni: Amauri delude ancora, non che ci aspettassimo molto. Sanchez Mino va via a gennaio, non lasciando nulla, se non un rigore sbagliato.

UDINESE 5.5: Strama ha deluso non solo noi, ma anche i Pozzo che lo hanno liquidato. Alcune buone partite, alcune gravi lacune: il tecnico romano perde un altro ottimo treno.
Le sorprese: Allan si rivela uno dei centrocampisti più concreti del nostro campionato. Widmer merita altri palcoscenici.
Le delusioni: è chiaramente saltato un ricambio generazionale. Wague, Lucas Evangelista e Perica non sono all'altezza dei grandi ex Benatia, Asamoah e Sanchez. Thereau non entusiasma alla prima in Friuli, ma nemmeno Bruno Fernandes si impone.



VERONA 6.5: Mandorlini porta la nave in porto nonostante le svariate peripezie. Salvezza che ha un nome e un cognome: Luca Toni. Dopo gli schiaffi subiti nel doppio scontro contro la Juventus, la Giulietta si è rimessa in corsa e ha incontrato nuovamente il suo Romeo.
La sorpresa: Luca Toni, il bello del calcio. Capocannoniere a 38 anni, 22 goal e tanta voglia, come i ragazzini, più dei ragazzini: "Luca sei per me, il numero uno". Halfreddson è la solidità, Sala il giovane cavallo di razza. Tachtsidis è nella sua dimensione.
La delusione: Rafa Marquez patisce l'impatto con la serie A. Saviola e Nico Lopez sono  spariti all'ombra del gigante Luca. Greco delude ancora in un'altra piazza

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