venerdì 12 giugno 2015

CLASSIFICHIAMO – MIGLIORI ALLENATORI DELLA SERIE A

Chi sono i più bravi nel nostro campionato?





Per una settimana sospendiamo il discorso sulle sorprese della Serie A, per parlare degli allenatori. Momento caldo a questo proposito, con tanti tecnici che stanno scegliendo il proprio futuro. Analizziamo chi sono i migliori nel nostro campionato, riferendoci a quelli presenti della stagione 2014/2015. Non li valuterò esclusivamente per l’ultima stagione fatta, ma in generale per la loro carriera. Andiamo, dunque, a scoprire chi sono i primi 10. Saranno molto discussi e discutibili.


10° posto: Giampiero Gasperini


Uno dei “rigettati” dall’Inter. Al Genoa, il suo ambiente ideale, è un grande allenatore. Il problema è che fuori dal capoluogo ligure, non riesce a esprimere il suo gioco. Non che abbia avuto così tante occasioni per mettersi in mostra. Le sue altre esperienze sono solo un Inter disastrata e il Palermo del mangia-allenatori Zamparini. Prevedibilmente andate male. L’idea è che bisognerebbe vederlo in altre squadre per poter esprimere un parere più costruttivo. Comunque al Genoa esprime uno dei calci più belli d’Italia.


9° posto: Rafa Benitez


A mio avviso un allenatore iper-sopravvalutato, che ha vinto molto di più di quanto avrebbe dovuto. La storica Champions vinta a Istanbul ne ha cambiato la carriera e lo ha fatto sembrare un fenomeno, ma in realtà in quella partita il Liverpool giocò solo 20 minuti ed ebbe una marea di episodi fortunosi. Detto ciò, sicuramente non parliamo di uno qualsiasi. Soprattutto all’inizio della sua carriera ha fatto davvero grandi cose, con Valencia e Reds. In seguito si è perso e ha dimostrato di non essere capace di ambientarsi a tipi di calcio diversi dal suo, cioè quello italiano. Sia all’Inter che al Napoli è stato un flop. I partenopei questi due anni avevano una squadra capace di competere per lo scudetto, invece già a dicembre erano fuori da ogni discorso riguardante il primo posto. In ogni caso la sua scelta da parte del Real, per sostituire Ancelotti, a mio parere è pura follia.


8° posto: Rudi Garcia


Un primo anno in cui sembrava un fenomeno, una seconda stagione in cui è sembrato un semi incapace. Questo è il bilancio del buon Rudi alla Roma. Bisogna trovare quale sia la sua dimensione. Che magari sia un allenatore bravo a portare le squadre in alto, ma poi non capace a gestire la pressione che ne consegue? Anche con il Lilla, vinse campionato e coppa di lega, ma l’anno dopo si fermò al terzo posto senza superare i gironi di Champions. La Roma gli dovrebbe dare un’altra possibilità, certo il suo lavoro (insieme a quello di Sabatini) questa stagione non è stato all’altezza. La Roma ha giocato male e non ha raggiunto gli obiettivi. Vediamo se Rudi Garcia riuscirà a risvegliare la Lupa o se ne sarà mangiato.


7° posto: Roberto Mancini


Non un grande posizionamento, per uno che ha vinto Premier e Serie A. L’idea è che abbia già dato il massimo nella sua carriera, la quale negli ultimi anni ha effettivamente subito una parabola discendente. Tornare all’Inter in questo momento, non è stata la scelta giusta. La grande qualità di Mancini era quella di essere bravo a gestire i grandi club con i grandi giocatori, non a costruirli. Vedremo se mi smentirà, sicuramente è una persona intelligente e potrebbe trovare il bandolo della matassa. 


6° posto: Maurizio Sarri


Il Napoli lo ha preso e secondo me è la scelta azzeccata. Certo, nonostante i suoi 56 anni ha ancora tutto da dimostrare. Tuttavia, il suo modo di tenere in riga una squadra di giovani come l’Empoli e di farne esplodere parecchi, ha convinto un po’ tutti. Uno di quegli allenatori che hanno fatto davvero la gavetta, probabilmente potrà portare più concretezza a una squadra che ne ha bisogno come il pane. Rimane da dire che non lo abbiamo ancora visto in una grande piazza, cosa che magari potrebbe soffrire. Inoltre a Napoli c’è il problema che la squadra potrebbe essere smantellata. Comunque uno dei più bravi in Italia al momento, è stata una scommessa che valeva la pena di fare.


5° posto: Massimiliano Allegri


Stagione da urlo, la sua prima alla Juve. La mia opinione è che non sia né lo scarsone che è stato descritto, né il fenomeno che è diventato dopo quest’anno. Un buon allenatore, con un bel gioco, ma a cui manca e mancherà sempre un po’ di carattere. Quest’anno, diciamocela tutta, sicuramente i risultati sono stati ottimi, ma tutto è stato favorevole. In campionato, la Roma seconda ha fatto solo 70 punti (l’anno scorso 85, per dire). Diciamo che giocare senza avversari è più facile. In Champions sicuramente ha stupito, soprattutto nel doppio confronto col Real Madrid e nella finale, ma mi ricordo anche partite solo difensive e poco coraggiose come quella di Monaco o allo Stadium contro l’Atletico. Conte ne fece una simile col Galatasaray e subì gol a dieci dalla fine uscendo dalla Champions. A lui non è successo. Nel passato al Milan, molti si ricordano lo scudetto vinto, ma pochi si ricordano quello perso con Ibra e Thiago (l’unico perso dallo svedese negli ultimi 15 anni). Coi rossoneri non è mai andato oltre i quarti di Champions (raggiunti solo una volta), nonostante avesse dei campioni in squadra. Insomma, bravo ma non bravissimo. In ogni caso, è una persona intelligente e capace.


4° posto: Sinisa Mihajlovic


Forse sono un po’ troppo generoso con questo allenatore, che tuttavia ho sempre apprezzato. E’ una persona intelligentissima che potrà portare l’ordine che manca allo spogliatoio rossonero. A parte quest’ultima stagione, nella sua carriera ha fatto bene soprattutto a Catania. Qualche difficoltà in più con Fiorentina e Bologna. In ogni caso, è sicuramente un allenatore deciso e che sembra pronto per allenare una big. Sia a livello di personalità che a livello comunicativo. Non sono sicuro che a livello tattico sia perfetto, starà a lui provarlo. Potremmo essere il suo unico, grande, problema. Per il Milan, non c’erano tanti allenatori migliori sulla piazza. Gli avrei preferito Emery, Ancelotti avrebbe rischiato di arrivare senza motivazioni. Miha, invece, le motivazioni le ha tutte. E’ la sua grande occasione, starà a lui monitorarla verso un grande risultato.


3° posto: Giampiero Ventura


Uno degli allenatori palesemente più sottovalutati. Gioca un calcio bellissimo e lo ha fatto sia con il Bari sia con il Torino. Mi ha stupito tantissimo questa stagione, più della scorsa. Gli hanno venduto Cerci e Immobile, lasciandolo con un cumulo di nuovi giocatori, non di altissimo livello (a parte qualche eccezione). E, nonostante ciò, lui ha guidato il Toro all’ottavo posto in campionato e agli ottavi di Europa League. Il tutto ciò battendo l’Athletic Bilbao, facendo tremare e dominando contro lo Zenit e battendo la Juve. Un grande allenatore non c’è che dire, peccato solo per l’età. Comunque, io una possibilità in una grande squadra gliela darei.


2° posto: Stefano Pioli


Un altro allenatore che ha fatto la gavetta. Moltissime le esperienze in Italia, quasi sempre positive. Quest’anno, alla prima buona occasione, è esploso. Nettamente il miglior allenatore in Serie A della stagione, a mio parere. Ha dato un gioco stellare, fin dall’inizio, alla Lazio. Già dalla prima partita, nonostante la sconfitta per 3 a 1 col Milan, si era capito che in casa biancoceleste c’erano buoni motivi per stare sereni. La Lazio è stata la squadra che ha giocato meglio questa stagione, arrivando a un clamoroso terzo posto e a una finale di Coppa Italia. E senza il doppio palo di Djordjevic forse sarebbe stata ancora più straordinaria.


1° posto: Vincenzo Montella


Eh sì, proprio lui è il primo. Vi spiego facilmente il motivo. E’ l’unico allenatore, fra questi, a non aver mai fallito una stagione. Prende a metà stagione una brutta Roma (ancora dei Sensi) e la conduce al sesto posto e alla semifinale di Coppa Italia. Viene inspiegabilmente esonerato e va al Catania, in cui fa record di punti ed esprime un grande gioco. Alla Fiorentina, ed è storia recente, ha sempre fatto bene. Certo gli è mancata, spesso anche per sfortuna, la Champions. Tuttavia non ha mai fatto una stagione al di sotto delle aspettative, compresa l’ultima in cui ha avuto un Rossi infortunato e un Gomez imbarazzante. Fossi stato in lui, dopo aver lasciato la Viola, avrei accettato la panchina del Napoli. Probabilmente non ha apprezzato il progetto. E’ intelligente anche in questo, sono sicuro che farà una grande carriera. Anche da allenatore. 


Ha scritto per voi e per Informazione Gialla, Alfredo Montalto























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