Dada non significa nulla. Dada è un prodotto della bocca, usato per designare quello che sarà.
Un articolo tratto dal blog http://www.settemuse.it/
Questo movimento rivoluzionario, ideologico, che si conclude nel 1919, raccoglie intorno al ventinovenne, Hugo Ball, pittore e scrittore espressionista, molte personalità di spicco della letteratura, della musica, del teatro, della pittura e della scultura.
L'idea base di questi artisti è il rifiuto di ogni forma di cultura tradizionale, esaltando la irrazionalità, l’anarchia, il nichilismo e la casualità nelle arti come in politica e nella morale corrente.
I giovani pittori che, nel periodo inquieto della guerra, cercano una via nuova per esprimere il rifiuto di ogni valore e modello della cultura tradizionale, si distinguono per l'indipendenza artistica e per l'impegno nel modificare radicalmente l'approccio mentale all'oggetto artistico.
A New York Duchamp comincia con il "ready made" esponendo oggetti come orinatoi, attaccapanni e badili, attribuendo loro un senso nuovo.
Nascono dipinti "meccanomorfici", interventi su fotografie e fotomontaggi che assumono il compito di vivace e violenta protesta politica.
Nel corso degli anni fino ai giorni nostri, molti artisti provenienti da altri ambienti culturali nel corso della loro formazione avranno il loro periodo Dada, prima di approdare ad altre forme artistiche, come George Grosz, Kurt Schwitters e Max Ernst.
"Il Dada... vuole sempre e solo movimento:
concepisce la calma solo nel dinamismo"
[R. Hausmann].
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