INFORMAZIONE GIALLA
Benvenuti a tutti su questo nuovissimo blog che vi terrà informati su cosa e come accade nel mondo! Questo è il mio primo tentativo di sfondare nel mondo del giornalismo, un impegno a cui dedicherò tutta la mia passione e la più minuziosa cura nel riportare le notizie.
giovedì 16 luglio 2015
mercoledì 15 luglio 2015
martedì 14 luglio 2015
Ricorrendo il Dadaismo
Dada non significa nulla. Dada è un prodotto della bocca, usato per designare quello che sarà.
L' Uruguay: la giusta Atene tra Persia e Sparta
La storia 'Celeste'
La storia del 14 luglio
1099 – il 14 luglio 1099 termina la prima crociata con la conquista di Gerusalemme
1789 – La popolazione di Parigi insorge e viene assaltata la prigione della Bastiglia, simbolo del potere assolutista del re. Da questa data si fa cominciare la rivoluzione francese.
1902 – Venezia: il Campanile di San Marco, risalente al X secolo, crolla improvvisamente. Verrà ricostruito com'era, dov'era, il restauro si concluderà nel 1912.
1916 – Prima serata pubblica del locale Cabaret Voltaire, dove Hugo Ball recitò il primo manifesto del movimento Dada, la cui concezione e nascita avvenne proprio qui
1933 – In Germania, tutti i partiti politici vengono messi fuori legge ad eccezione del Partito Nazista.
1948 – Roma: Antonio Pallante, studente universitario, spara 4 colpi di pistola a Palmiro Togliatti, di cui 3 lo colpiscono. L'attentato a Togliatti causa gravi disordini, che secondo i giornali dell'epoca sfiorano la guerra civile
1958 – Rivoluzione irachena: In Iraq la monarchia hascemita viene rovesciata da elementi nazionalisti dell'esercito. ʿAbd al-Karīm Qāsim diventa il nuovo capo della nazione.
1965 – la sonda statunitense Mariner 4 raggiunge per la prima volta Marte: invierà alla Terra un totale di 21 foto.
1969 – L'esercito del Salvador invade l'Honduras: inizia la Guerra del calcio.
lunedì 13 luglio 2015
Grecia, accordo raggiunto sul piano NoGrexit
Donald Tusk annuncia l'accordo di massima al termine del summit
Argentina – Germania: Un anno dopo
Un articolo di Alfredo Montalto
Esattamente un anno fa, era questa la magia del gioiellino Gotze che faceva esplodere una nazione intera e piangere un’altra. Un anno dopo, cosa è cambiato?
L’Argentina piange ancora. Un’altra finale persa, questa volta di Coppa America. E gli avversari non erano gli imbattibili tedeschi, ma un orgoglioso Cile. Nonostante il loro cuore, Vidal e compagni non sono paragonabili a livello tecnico e fisico all’Albiceleste. Tuttavia, anche questa volta, l’Argentina esce sconfitta. Non può essere un caso. A questa squadra manca un leader, che si sappia assumere le responsabilità di una nazione intera nei momenti decisivi. Sì manca proprio lui, Lionel Messi. Con il Barcellona spesso e volentieri comanda la nave e la conduce al porto, nonostante onde fragorose: pensate alle varie finali di Champions da lui decise o ai vari gol nel Clasico. Eppure la pressione, che quando gioca coi blaugrana sembra non subire mai, con l’Argentina pare divorarlo. Inoltre, nessun altro fenomeno (e ce ne sono tanti) si carica la squadra sulle spalle. Non lo fa Aguero, non lo fa Di Maria, non viene permesso di farlo a Tevez, non lo fa sicuramente Higuain. L’impressione è che questa favolosa Argentina, rimarrà una squadra incompiuta, come rimarrà incompiuto il suo uomo più rappresentativo. Quel Lionel Messi, che con la maglietta blaugrana sfonda tutti i record , ma che con la maglietta albiceleste non sa aprire neanche le scatolette di tonno.
E la Germania? Continua a gioire. La nazione tedesca sta vivendo uno dei migliori periodi della sua storia, calcisticamente parlando e non. A livello di club, l’annata non è stata perfetta, ma la Bundesliga sta incentivando sempre di più la sua reputazione di campionato top e ciò va a favore di tutto il movimento. Per quanto riguarda la nazionale, quest’anno una sola sconfitta, pesante, in Polonia. Un tonfo che però non toglie nulla alla squadra più forte del mondo, che partirà come super favorita agli Europei del 2016. Inoltre, la vittoria nel Mondiale ha evidenziato la perfezione del modello calcistico tedesco. Ampia programmazione, stadi di proprietà, politica dei giovani. Un unico dubbio: perché l’Inghilterra, che questo modello lo applica da parecchi anni, non va mai oltre i quarti di finale di una Coppa del Mondo? In ogni caso, la finale del Maracanà sembra aver determinato la fine dell’era spagnola e l’inizio di un’era tedesca nel calcio. Quanto durerà e come si evolverà, solo il futuro potrà dircelo.
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